19/11/2018
Un’azione contrattuale efficace ed incisiva al servizio del Territorio
Da oramai un decennio il sindacato ha posto il tema della contrattazione sociale territoriale come uno degli assi portanti sui quali investire per innovare le proprie strategie di azione. Se su questo terreno, infatti, è il sindacato dei pensionati che, per primo, si è impegnato con maggiore convinzione in questa esperienza a tutela della popolazione anziana, l'attenzione del sindacato nella sua azione confederale verso la contrattazione territoriale, sia sui temi sociali, sia sui temi di sviluppo locale è via via fortemente aumentata nel corso del tempo. Per questo dallo scorso anno con il corso per gli RLS sulla vertenzialità locale, FNP CISL Sardegna si è impegnata in un percorso di formazione in questa direzione. L'incontro di oggi, 21/22 novembre, a Sardara (la cui disposizione logistica è opera di Marco Porcheddu), si inserisce in questo contesto ed intende rispolverare alcuni concetti base in merito alle principali tecniche di contrattazione ed agli strumenti messi a disposizione della CISL per queste funzioni. Al corso, coordinato da Paolo Cuscusa e Graziano Meloni, partecipano tutti i Segretari Generali Territoriali ed i loro Segretari con delega alla vertenzialità locale. Oltre ai relatori, Graziano Meloni e Alessandra Franceschini, ci saranno numerosi interventi soprattutto nella prima giornata: infatti il corso è aperto dal nostro Segretario Generale Regionale Alberto Farina che nè chiarisce lo scopo ed a grandi linee la cornice in cui si inserisce e da Paolo Cuscusa che ne esplicita la composizione tecnica. Il corso vede anche l'intervento del Segretario USR Sardegna Gavino Carta ed è chiuso da Attilio Rimoldi (Responsabile della scuola permanente di formazione FNP CISL Nazionale). La segreteria del corso è affidata a Claudia Marongiu. Alberto Farina spiega brevemente lo scopo di questo percorso che sarà lungo: "La ragione che ha portato a convogliare i nostri sforzi su questa linea è molto ampia e riguarda l'intera CISL. Il sindacato, la CISL, ha ormai il "problema della rappresentanza" che è cambiata profondamente. I luoghi di lavoro si sono frammentati, la produzione globalizzata, le grandi fabbriche declinano, i nuovi occupati hanno contratti intermittenti e parziali. La gente invecchia. Si fatica ad iscrivere i nuovi assunti. Mancano i "posti", dove li si poteva incontrare. Mentre la componente più estesa dei suoi iscritti è oggi costituita da pensionati. Se aggiungiamo il peso dei dipendenti pubblici fra i sindacalizzati, si comprende bene come il rapporto con lo Stato e con il sistema politico per la CISL divenga essenziale. Vincolante. Da ciò l'importanza assunta dalla concertazione: l'intesa fra Stato-governo, sindacati e associazioni imprenditoriali".