LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PIANO SULCIS

18/10/2019



Il Piano Sulcis nasce il 13 novembre 2012 quando la Regione Sardegna stipula il relativo Protocollo d'Intesa, ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241 del 7 agosto 1990, con il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), il Ministro per la Coesione Territoriale, la Provincia dei Carbonia Iglesias e i Comuni del Sulcis Iglesiente, per la definizione degli obiettivi, delle condizioni generali di sviluppo e l'attuazione dei relativi programmi nel Sulcis Iglesiente. Il Piano straordinario per il Sulcis delineava, e delinea tuttora, una strategia di sviluppo aggregante per il territorio, che metteva a sistema diversi strumenti della programmazione regionale all'interno di una visione unitaria e integrata. È uno strumento di indirizzo, programmazione e coordinamento di interventi rivolti alla salvaguardia del tessuto produttivo, ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico, interventi infrastrutturali, interventi di risanamento ambientale, oltre che impegni formativi e finanziari, orientati a favorire il rilancio e lo sviluppo dell'intera area del Sulcis Iglesiente. Una strategia di sviluppo che, per fronteggiare l'attuale crisi che da tempo interessa tale territorio, rilancia su nuove basi la tradizione mineraria e industriale dell'area, oltre ad individuare ambiti di eccellenza sui quali costruire nuove prospettive di sviluppo e occupazione. Da aprile 2019 la gestione è passata ai singoli assessorati. Il Piano Sulcis per effetto del Protocollo d'Intesa e dei provvedimenti collegati allo stesso Protocollo e definiti ai diversi livelli istituzionali coinvolti, ha una dotazione finanziaria complessiva di risorse pubbliche a valere su fondi europei, nazionali, regionali e provinciali.

Questo il tema di cui si è discusso oggi nel seminario "lo stato di avanzamento del Piano Sulcis" a cui erano invitati a partecipare tutti i dirigenti ed i quadri dell'Organizzazione. 

Al tavolo con Piero Ragazzini, commissario straordinario e componente della Segreteria Confederale CISL, Luigi Sbarra Segretario Generale Aggiunto Confederale, il responsabile del dipartimento del tesseramento della Cisl Nazionale Antonio Ceres ed il Segretario Generale della Cisl Sarda Gavino Carta. 

Piero Ragazzini ha posto l'accento, nella sua relazione, sulle numerose e complesse vertenze che riguardano Sider Alloys, Euroallumina, Aias e sulla necessità del Sulcis di rilanciare un'altra risorsa importante: il turismo. Dal canto suo, invece, Gavino Carta ha evidenziato tutte le vertenze in essere con il Governo e con la Regione Sarda ancora in piedi. Gigi Sbarra ha concluso i lavori lanciando un appello alle forze politiche affinchè si facciano carico davvero di un piano di rinascita globale. A partire dalle infrastrutture, coinvolgendo la scuola e le università. E di modo che il Paese diventi una veria e propria rete e si faccia sistema tutti insieme per affrontare nel miglior modo possibile le problematiche esistenti.

Al convegno era presente anche l'ex coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Alla importante riunione ha partecipato anche il nostro Segretario Generale Alberto Farina che si dice preoccupato per le condizioni del Sulcis e che però vede nel piano un'importante potenziale svolta.