LA DONNA SARDA

LA DONNA SARDA

08/03/2024



di Maria Vittoria Zuncheddu

Le donne  sarde nella  FNP-CISL.

Oggi  nella ricorrenza dell’’8 marzo, intesa come la Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, ricordando il principale significato di questa giornata  che è quello di rievocare le importanti conquiste che le donne hanno ottenuto in ambito politico, economico, sociale, lavorativo e sindacale, vogliamo anche mettere in evidenza le tante situazioni di violenza e discriminazione a cui moltissime sono sottoposte ogni giorno in molte parti del mondo.

Nel sottolineare i principi che la Festa della Donna vuole diffondere e che sono fondamentali per il riconoscimento del ruolo femminile nella società, è anche l’occasione per indicare nuovi obiettivi di emancipazione, attraverso lo sviluppo di progetti politico-sindacali a favore delle donne. Per questo motivo la FNP CISL Sardegna, in questa giornata, vuole dedicare un  momento di riflessione sul ruolo  che le donne della nostra federazione hanno avuto e hanno.

Intanto è necessario fornire qualche dato per interpretare la situazione della popolazione in Sardegna, dati che vanno ad incidere anche sulla condizione della donna. Attualmente  in  Sardegna  la popolazione è di circa 1.578.146 abitanti, con un calo  sintomatico che va a discapito soprattutto delle zone interne. L’andamento demografico ci racconta che gli uomini sono circa il 49 % mentre le donne sono il 51%. Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il tasso di occupazione maschile è al 47,7%, oltre tredici punti più elevato di quello femminile; il tasso di disoccupazione è pari al 19,4% e al 20,3%, rispettivamente per uomini e donne. Il mercato del lavoro presenta un forte squilibro di genere. Il 26% è formato da anziani over 65, con un indicatore di vecchiaia che è quasi raddoppiato rispetto alla media italiana. Nel 2023 l'indice per la Sardegna spiega che ci sono 252,8 anziani ogni 100 giovani. Si rileva  inoltre che le vedove prevalgono in percentuale rispetto ai vedovi e che l’importo mensile delle pensioniper le donne in media è il 36% in meno rispetto alle pensioni degli uomini.

Lo studio di tali rapporti è importante per valutare gliimpatti sul sistema sociale,sul sistema pensionistico o su quello sanitario. L’obiettivo quindi che si pone la FNP CISL sarda è quello di impegnare più donne nella Federazione, riconoscendone  la diversità, non per porle in contrapposizione agli uomini, ma per produrre armonia quale valore per tutti. Vi è anche la necessità di agire sul piano formativo, proprio per superare quei ritardi culturali che rimangono ancora nella società odierna e per aprire nuovi orizzonti, diversi e positivi che le donne sono in grado oggi di cogliere. Si evidenzia  la diversità del pensiero e del sentire della donna nel sindacato FNP come ulteriore contributo nell’ascoltodegli altri, nella risoluzione dei problemi con imparzialità e l’opportunità di realizzazione che il sindacato offre.

In modo particolare le donne ci regalano uno scorcio dove emerge il sacrificio, l’attenzione per gli altri, l’impegno e la generosità. Si sottolinea quindi l’importanza di promuovere preparazione per le donneanche nel campo dell’azione solidale, tenuto conto di come la cultura attuale della società sia diventata egoista ed individualista. Il Coordinamento per le Parità di Genere ha dunque lo scopo di invitare le donne sardealla partecipazione, a pronunciarsi sui problemi della nostra condizione e del nostro paese, ad essere presentinonostante le difficoltà, nella speranza che si trovinotante donne motivate e competenti per arricchire ulteriormente la Federazione di risorse umane femminili.

 II maggior impegno delle donne comincia dalle RLS(rappresentanze locali sindacali). Occupano la prima linea della FNP CISL in quanto collaborano attivamente con i servizi CAF e INAS, e soprattutto ascoltano i bisogni e vedono le fatiche degli anziani. Spesso nelle sedi territoriali i pensionati, donne e uomini, si recanonon solo per avere dei servizi ma anche per confidare i propri problemi. Tra i più frequenti quelli creati dal caro vita a fronte di una bassa pensione. La sede territoriale è perciò un rifugio nel momento del bisogno,della difficoltà e non solo per una generica richiesta di servizi.

L’evoluzione della nostra organizzazione non può prescindere dal ruolo della donna  e dalla  mutazione nel tempo della figura femminile. Sappiamo che il fulcrodella famiglia è la donna, che deve farsi carico di creare,con una grande dose di energia, relazioni tra giovani e anziani. Lei infatti è spesso moglie, mamma, nonna, tre ruoli fondamentali della vita della donna in una societàcome la nostra che purtroppo oggi non sostiene la famiglia.

Le donne impegnate nel sindacato, con le loro proposte ed il loro contributo rappresentano una grande risorsa per la Federazione FNP. Le riforme sulle pensioni ci fanno capire che i tempi di uscita dal mondo del lavoro si allungano sempre di più e, quando si è arrivati all’età per andare in pensione, si è forse troppo stanchi per dare  un contributo socialmente utile, è quindi ancora più difficile trovare donne disposte a dedicare un po’ del loro tempo per la Federazione.  

Per questo motivo stiamo cercando di costruire una squadra di lavoro fatta di donne, uomini e giovani, che uniscano le  forze in un rapporto intergenerazionale perdare il loro contributo non solo nelle varie sedi  ma anche animare i territori per capirne le realtà ed i bisogni. Sono stati molto formativi i convegni svolti in questi anni su varie tematiche: solitudine, sanità,povertà, spopolamento dei piccoli centri, come reagire alle truffe e soprattutto alle violenze e ai maltrattamentiverso le fasce più deboli (donne, bambini e anziani).

Bisogna operare in stretto accordo con le Sedi territorialiFnp per un percorso di decentramento che consenta di cogliere meglio le urgenze locali, così da dare risposte concrete ed efficaci; realizzare sinergie con le amministrazioni locali al fine di stipulare convenzioni per la gestione di progetti sociali; collegare progetti, risorse e competenze a sostegno delle situazioni di sofferenza, soprattutto nella nostra isola, martoriata dalla crisi economica. Si deve instaurare una relazione profonda con il territorio come luogo simbolo dove non si deve  elargire  carità ma diritti per dare al cittadino ciò che gli è dovuto per giustizia.

Sono questi alcuni degli obiettivi del  Coordinamento Politiche di Genere della Fnp  Sardegna, anche al fine di accrescere le adesioni al sindacato ed esprimere sul territorio tutti i valori di cui è portatrice, in primis quelli della solidarietà e dell’amicizia.

La collaborazione del Coordinamento Donne per le Politiche di Genere servirà a potenziare la presenza delle donne nei territori e nei piccoli comuni, per le attività di cui  ho parlato prima,  perché offrono un aiuto prezioso nella nostra Regione dove la situazione economica  non migliora ed i pensionati poveri sono ormai numerosi. Infine, secondo le nostre Donne “mettere a disposizione ore del proprio tempo e talenti a favore dei soggetti più svantaggiati può riaprire il cuore alla speranza erafforzare la fiducia nel genere umano, oltre a rafforzare la stessa Fnp”.

Il Coordinamento donne può altresì contribuire, anche attraverso l’incremento di un invecchiamento attivo, ad avviare un sistema di protezione sociale che permetta ai più deboli di affrontare meglio le difficoltà individuali e gli effetti nocivi di cambiamenti epocali,economici  e sociali che stiamo vivendo. Questo è per noi donne sardedella Fnp Cisl  un modo concreto per festeggiare degnamente l’8 marzo durante tutto l’anno.

 

La segretaria Fnp Cisl Sardegna

( con delega alle Politiche sociali e di Genere)

Maria Vittoria Zuncheddu