18/09/2020
Oggi il sindacato pensionati a fianco al sindacato attivo scende in piazza in maniera unitaria per chiedere di essere ascoltato
Continua la mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati di CGIL - CISL – UIL dopo lo scorso 29 luglio in piazza Santi Apostoli a Roma. Oggi la CISL LA CGIL E LA UIL sono state affiancate da Fnp, Spi e Uilp in piazza in tutta Italia. Questi i temi riportati nella piattaforma CGIL – CISL – UIL, che vedono impegnati anche i pensionati:
- AMMORTIZZATORI SOCIALI E VERTENZE APERTE;
- RIFORMA FISCALE E LOTTA ALL'EVASIONE;
- RINNOVI CONTRATTI DI LAVORO, PUBBLICI E PRIVATI;
- DIRITTO ALL' ISTRUZIONE E AD UNA SCUOLA SICURA;
- SANITA' PUBBLICA, SICUREZZA SUL LAVORO, CONOSCENZA, CULTURA;
- INVESTIMENTI, POLITICHE INDUSTRIALI, DIGITALIZZAZIONE, LAVORO STABILE E SOSTENIBILE – MEZZOGIORNO;
- LEGGE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA, PREVIDENZA, INCLUSIONE SOCIALE
"In particolare, poniamo grande attenzione, oltre che sui temi del lavoro, sulla riforma fiscale, sulla società pubblica, sulla previdenza e sulla legge per la non autosufficienza, che per noi ha una rilevante importanza perché coinvolge quasi 3 milioni di persone, in larga parte anziane e in prevalenza donne, che hanno bisogno di aiuto per le esigenze della vita quotidiana. Come sindacato dei pensionati sardi abbiamo già avuto un primo incontro con il funzionario ed abbiamo richiesto un incontro all'assessore per presentare la nostra piattaforma sarda (ndr articolo dedicato di ieri) che riguarderà la priorità nelle liste di attesa per anziani e disabili e le misure da intraprendere per la prossima campagna vaccinale" commenta Alberto Farina, Segretario Generale FNP CISL SARDEGNA, a margine della manifestazione.
In Sardegna la manifestazione si è svolta presso i locali della Fiera Campionaria di Cagliari ed ha radunato circa 470 persone provenienti da tutta l'isola, che hanno partecipato ad un acceso dibattito sulla scia della relazione introduttiva del Segretario Generale della Cisl Sarda Gavino Carta. I temi oggetto del dibattito sono stati quelli previsti nella piattaforma citata sopra, ma tutti hanno rilevato che la politica regionale deve necessariamente imporsi una forte accelerazione della propria azione affinché "ripartire dal lavoro" non sia uno slogan fine a se stesso.